Ingegneria Meccanica materie: argomenti di studio, mansioni e sbocchi

Vuoi scoprire se vi siano, nel curriculum di Ingegneria Meccanica, materie di tuo interesse? In questo approfondimento ti illustreremo gli ambiti di studio di questa appassionante e complessa disciplina e faremo una panoramica sui compiti e sulle possibilità occupazionali di un ingegnere meccanico

Ingegneria Meccanica: materie e iter formativo

Prima di entrare nel vivo della questione e scoprire insieme il classico piano di studi del corso di laurea in Ingegneria Meccanica, è necessario fare un breve excursus su questa affascinante disciplina, ritenuta dagli esperti una delle più vaste e antiche nell’area ingegneristica.

Le prime basilari nozioni di Ingegneria Meccanica sembrano risalire addirittura all’Antica Grecia, mentre lo studio strutturato della disciplina si afferma in Europa con la Rivoluzione Industriale del XVIII secolo. L’Ingegneria Meccanica per come la intendiamo oggi si occupa fondamentalmente di studiare, progettare, sviluppare, installare, gestire e manutenere macchinari, componenti o sistemi meccanici, motori, macchine, processi tecnologici e impianti industriali di vario tipo.

Che tu scelga di conseguire esclusivamente una laurea triennale in Ingegneria Meccanica (Classe di Laurea L-9) o di proseguire gli studi con una Magistrale (Classe di Laurea LM-33), scegliendo di specializzarti in questo settore avrai a che fare con moltissime materie e altrettanti ambiti d’applicazione e potrai alternare momenti di apprendimento teorico-metodologico a lezioni in laboratorio e prove pratiche sul campo. Per costruire una carriera di successo in quest’ambito, poi, potrà esserti utile accedere alla formazione post-laurea, concentrandoti anche su tirocini formativi e stage in azienda per fare esperienza e “rubare con gli occhi” dai colleghi più esperti.

Durante il corso di laurea triennale in Ingegneria Meccanica dovrai acquisire 180 CFU, ti troverai ad affrontare esami propedeutici - ossia fondamentali per proseguire nell’approfondimento della disciplina - almeno un tirocinio curriculare e alcune materie a scelta. Nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica, della durata di due anni, avrai invece l’obiettivo di ottenere 120 CFU e approfondirai tutte le tematiche già affrontate nell’iter formativo della laurea breve. Sarai in grado di progettare, sviluppare e gestire servizi, prodotti e sistemi complessi e potrai acquisire skill e competenze nell’ambito dell’innovazione tecnologica, delle nuove tecnologie sostenibili, dei biomateriali e della rivoluzione energetica.

Cosa si studia in un corso di laurea in Ingegneria Meccanica?

A questo punto sarai curioso di scoprire cosa si studia in Ingegneria Meccanica! Prima di passare a una panoramica delle materie, dobbiamo ricordarti che ciascuna facoltà modula e organizza i propri percorsi formativi differentemente: pertanto ti mostreremo quali sono - in linea generale - le materie comuni a tutti i percorsi triennali.

Vediamo nel dettaglio quali esami dovrai sostenere nel corso del primo triennio di studi e cerchiamo di capire insieme in cosa consistono le varie materie.

  • Analisi Matematica: questa materia ha a che fare con tutto ciò che riguarda i concetti di infinito e di infinitesimo. Suddivisa normalmente in due esami distinti, approfondisce concetti quali equazioni, funzioni, limiti, vettori, strumenti di calcolo differenziale e integrali.
  • Fisica: suddivisa in fisica classica e moderna, questa disciplina studia i fenomeni naturali (meccanici, termodinamici, ottici, acustici, ecc.) con l’obiettivo di misurarne le proprietà mediante la definizione di principi e regole universali.
  • Chimica: la chimica è quella scienza che studia la composizione, le proprietà, l’identificazione, la preparazione e i modi di reazione delle sostanze naturali e artificiali del regno organico e inorganico.
  • Geometria: questa disciplina di natura matematica studia le proprietà e le misure delle figure geometriche, lo spazio e le forme e, approfondendo lo studio delle caratteristiche degli oggetti solidi, risulta essenziale per la comprensione dei sistemi meccanici.
  • Informatica: l’Informatica studia i processi che consentono ai sistemi meccanici ed elettronici di elaborare le informazioni, per la precisione ha il compito di occuparsi della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico dell’informazione.
  • Elettronica: strettamente legata all’Informatica, questa disciplina di stampo prettamente fisico si occupa di studiare l’elaborazione dei segnali elettrici - che in questo settore sono a tutti gli effetti informazioni - e fornisce agli studenti le abilità utili a progettare sistemi elettronici e automatizzare applicazioni di vario tipo.
  • Elementi costruttivi delle macchine: questa materia offre nozioni teoriche utili al dimensionamento degli organi delle macchine e consente agli studenti di acquisire le conoscenze fondamentali per analizzare funzionamento dei sistemi meccanici, componenti dei motori, caratteristiche e resistenza dei materiali e sollecitazioni che sudi essi agiscono durante il funzionamento.
  • Meccanica applicata alle macchine: questa materia studia sostanzialmente i sistemi meccanici di interesse applicativo approfondendo i loro comportamenti e occupandosi di meccanica delle vibrazioni, cinematica, trasmissioni meccaniche, tribologia, freni e molti altri temi importantissimi per un aspirante ingegnere meccanico.
  • Elettrotecnica: l’Elettrotecnica studia le correnti elettriche (continue e alternate), lato produzione, trasporto e utilizzo. Analizza poi gli effetti che queste producono (elettrochimici, elettromagnetici), i circuiti elettrici e le macchine elettriche.
  • Tecnologia meccanica: questa branca dell’Ingegneria meccanica va a studiare i processi di lavorazione (ad esempio fusione, elettroerosione, ultrasuoni) che stanno dietro alla realizzazione delle componenti meccaniche di sistemi e motori.
  • Scienza e tecnologia dei materiali: mediante lo studio di questa materia, i corsisti impareranno a conoscere le strutture e le proprietà del materiali, la loro natura dal punto di vista chimico e fisico e il loro possibile utilizzo in più campi e applicazioni.
  • Scienza delle costruzioni: questa disciplina fisico-ingegneristica serve a capire come costruire e adoperare modelli fisico-matematici o sperimentali utili a descrivere il comportamento di una componente meccanica, di una struttura o di un manufatto tenendo in conto determinate variabili (come pressione e temperature) e sollecitazioni (come eventi sismici, variazioni termiche, forze esterne).
  • Fluidodinamica: questa materia, altrimenti nota come Dinamica dei fluidi, è quel ramo della Meccanica che approfondisce i comportamenti dei fluidi (gas e liquidi) in movimento.
  • Termodinamica applicata: questa disciplina di stampo fisico aiuta gli studenti a comprendere come un sistema meccanico possa lavorare mediante lo scambio di masse, temperature o energia.

Come già anticipato, il corsista dovrà aggiungere al proprio piano formativo anche alcune materie a scelta. Ecco alcuni esempi delle tematiche che potrà decidere di approfondire durante il proprio percorso di studi:

  • Probabilità e Statistica;
  • Complementi di geometria;
  • Elettronica;
  • Fisica Generale II;
  • Strumenti e metodi di misura;
  • Sistemi integrati di produzione;
  • Fondamenti di automatica;
  • Logistica;
  • Economia applicata all’ingegneria.

Di cosa si occupa l’ingegnere meccanico?

Ora che abbiamo analizzato una ad una le principali materie di Ingegneria Meccanica, è giunto il momento di capire, all’atto pratico, cosa fa un professionista specializzato in questa branca dell’Ingegneria. Come abbiamo già accennato, questo vasto indirizzo di studi cammina di pari passo con molti settori, dalla metallurgia all’ingegneria biomedica, fino ad arrivare alle nanotecnologie e all’aerospaziale, ma quali sono le principali mansioni dell’ingegnere meccanico? Dedicandosi alla progettazione, alla produzione, all’installazione e alla manutenzione di motori, componenti meccanici, macchine e impianti industriali, il professionista dovrà essere in grado si sviluppare soluzioni meccaniche per svariate esigenze e, tra le altre cose, potrà occuparsi di:

  • Svolgere esami di fattibilità e rendimento di sistemi, macchine, meccanismi o singoli componenti.
  • Progettare e fabbricare macchinari studiati appositamente per produrre energia o da impiegare presso stabilimenti industriali.
  • Gestire gli impianti di produzione e le centrali elettriche.
  • Pianificare, creare e gestire progetti, partendo dalle attività di sopralluogo fino alla messa in opera, al monitoraggio e alle attività di manutenzione, avendo cura di esercitare la propria supervisione sugli adempimenti legislativi necessari.

Dove può lavorare un ingegnere meccanico?

Se sei in procinto di scegliere un percorso universitario e ti domandi quale ingegneria è più richiesta, sappi che i laureati in Ingegneria Meccanica sono ricercatissimi nel mondo del lavoro e hanno ottime possibilità occupazionali in svariati campi. Basta dare un’occhiata al report Almalaurea relativo alla professione dell’ingegnere meccanico per capire che, una volta terminati gli studi, questi professionisti trovano facilmente un impiego a tempo indeterminato in qualità di dipendenti presso realtà pubbliche o private (ben l’86,6% dei laureati viene assunto!).

Anche la libera professione è una delle tante strade a disposizione dei neolaureati in Ingegneria Meccanica che potranno decidere di lavorare in proprio nell’ambito della progettazione ingegneristica e delle consulenza o diventare imprenditori. Sono molti, poi, gli ingegneri meccanici abilitati e iscritti all’albo che trovano impiego nella Pubblica Amministrazione o addirittura nelle Forze Armate.

I settori in cui generalmente questi professionisti operano sono:

  • Settore manifatturiero (attivo nella produzione di sistemi, impianti, macchine e componenti);
  • Settore elettromeccanico e meccanico;
  • Settore Agroalimentare;
  • Settore Farmaceutico;
  • Ambito della robotica e dell’automazione;
  • Industria metalmeccanica e meccanica di precisione;
  • Industria energetica;
  • Industria chimica;
  • Industria automobilistica e dei trasporti;
  • Settore delle costruzioni.

Come diventare ingegnere meccanico scegliendo le Università Telematiche

É possibile studiare Ingegneria senza frequentare? Come conciliare lo studio dell’Ingegneria meccanica, disciplina ampia e assai complessa, con la vita privata e - magari - con un lavoro? La risposta a queste domande è molto semplice, basterà aprirsi al mondo delle Università Telematiche riconosciute dal Miur.

Gli atenei online vantano una tradizione ventennale e, con il loro approccio tecnologico e all’avanguardia, sono tra le realtà formative più apprezzate dagli studenti di tutte le età, scelte al giorno d’oggi da moltissimi aspiranti ingegneri.
Avvalendosi di una metodologia didattica basata sull’e-learning e sull’utilizzo di moderne tecnologie digitali, le Università Telematiche consentono ai corsisti di approcciarsi allo studio in modo autonomo, da remoto, coi propri tempi, assecondando esigenze personali o professionali di varia natura.

Lo studente avrà a propria disposizione una piattaforma didattica virtuale e interattiva alla quale potrà accedere ogni giorno, 24 ore al giorno, da qualsiasi dispositivo, per poter seguire le video-lezioni, confrontarsi con docenti, tutor e compagni e sfruttare al massimo il materiale didattico caricato online.

La laurea conseguita in un ateneo telematico è legalmente valida, in tutto e per tutto equiparabile a quella ottenuta in una classica università in presenza! Anche la qualità della didattica è estremamente valida e valutata periodicamente dall’Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.

Vediamo quindi l’offerta formativa delle Università Telematiche per il corso di Ingegneria Meccanica:

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