Ingegneria biomedica: sbocchi lavorativi e opportunità

Ami la scienza e allo stesso tempo possiedi l’approccio meticoloso e puntuale tipico di un ingegnere? Allora forse Ingegneria biomedica è quel che fa per te! Scopri subito in cosa consiste la laurea in Ingegneria biomedica e gli sbocchi lavorativi

Percorso di studi polivalente e ricco di fascino, il corso di laurea in Ingegneria biomedica rappresenta ad oggi uno degli iter formativi più apprezzati dai giovani neodiplomati, sempre più attratti dal mondo delle nanotecnologie e dell’intelligenza artificiale. Ma cosa ha a che fare tutto questo con l’Ingegneria biomedica?

Forse non lo immagini, ma chiunque scelga di dedicarsi a questa nuova, interessantissima aerea di studio, dovrà saper coniugare le metodologie tipiche dell’Ingegneria alla conoscenza meticolosa della scienza, andando ad approfondire svariati campi didattici come ad esempio la biologia, l’anatomia, la medicina, le nuove tecnologie e l’informatica.

Vediamo subito quali sono gli sbocchi lavorativi di Ingegneria biomedica e di cosa si occupa un ingegnere biomedico operativo in questo settore in costante sviluppo.

Sbocchi lavorativi di Ingegneria biomedica: di cosa si occupa un ingegnere biomedico?

Prima di scoprire gli innumerevoli sbocchi lavorativi di Ingegneria biomedica, è bene conoscere il percorso di studi dell’ingegnere biomedico. Questo professionista acquisisce, nel corso del proprio iter formativo, conoscenze di tipo tecnico-ingegneristico, medico e biologico per progettare strumenti assai preziosi per la salute degli individui e per il corretto esercizio delle strutture sanitarie. Sarà suo compito supervisionare la fase di realizzazione, testare e infine valutare la funzionalità e l’efficacia di questi presidi che potranno essere, ad esempio:

  • strumentazione chirurgica;
  • strumenti tecnologici;
  • biomateriali;
  • protesi;
  • dispositivi medicali;
  • apparecchiature biomediche;
  • strumenti diagnostici;
  • robot chirurgici;
  • organi artificiali.

Dotato di una preparazione multidisciplinare, il professionista inoltre avrà acquisito nel corso dei suoi studi la capacità di studiare e comprendere il funzionamento di sistemi biologici di vario tipo, in condizioni normali e/o patologiche, oltre che tutte le conoscenze necessarie per analizzare i complessi procedimenti di gestione dei sistemi sanitari dal punto di vista organizzativo, tecnologico e scientifico. Questa figura infatti non si occuperà solo di strumentazione: un altro dei suoi compiti infatti sarà quello di progettare nuovi materiali biocompatibili utili per la realizzazione di apparecchi medici, protesi di ultima generazione e presidi adoperabili in fase di diagnosi, terapia e riabilitazione, ma anche ad esempio di ideare software o programmi di elaborazione dati pensati per supportare attività di tipo sanitario.

I settori d’impiego

A questo punto ti sarai fatto certamente un’idea dell’utilità di questa professione: l’Ingegneria biomedica, infatti, entra letteralmente nella quotidianità di tante persone - seppur spesso in modo indiretto - offrendo soluzioni fondamentali in ambito clinico. Basti pensare, ad esempio, alla funzionalità dei sistemi per il monitoraggio della glicemia per un diabetico, o all’importanza di un pacemaker per un paziente cardiopatico.

Utile al prossimo, quindi, ma anche conveniente! Una laurea in Ingegneria biomedica offre sbocchi lavorativi di vario tipo e consentirà a chiunque decida di conseguirla di lavorare gomito a gomito con medici, fisici, biologi e ricercatori, trovando un impiego presso laboratori, ospedali, società farmaceutiche, centri di ricerca e financo università.

Ma quali sono, nello specifico, i contesti nei quali un ingegnere biomedico può trovare lavoro? Vediamone alcuni:

  • industria biomedica;
  • industria farmaceutica;
  • laboratori clinici;
  • strutture ospedaliere pubbliche o private;
  • società che erogano servizi di telemedicina;
  • centri di ricerca;
  • società di consulenza;
  • settore delle biotecnologie e dell’intelligenza artificiale;
  • settore delle neuroscienze.

Gli sbocchi lavorativi di Ingegneria biomedica: professioni a confronto

Se sei arrivato fin qui nella lettura significa che la materia ti appassiona e forse sei intenzionato a scegliere questo indirizzo universitario. Una volta portato a termine il corso triennale potrai valutare di iscriverti a una magistrale in Ingegneria biomedica, oppure fare subito il tuo ingresso nel mondo del lavoro. Ma il settore dell’Ingegneria biomedica quali sbocchi occupazionali garantisce? Come già detto, questo percorso di studi è molto versatile e ben si adatta a più tipologie di impiego: stilare una lista esaustiva dei ruoli che potrai ricoprire una volta terminato il tuo iter formativo, quindi, risulta a dir poco impossibile. Tuttavia possiamo dare un’occhiata insieme alle principali possibilità che potrai cogliere al volo una volta indossata la tanto agognata corona d’alloro.

  • Ricercatore: questa figura si occupa di fare lavoro di ricerca finalizzato allo sviluppo di tecnologie innovative, macchinari e attrezzature di tipo biomedico, o allo studio di nuove possibili tecniche d’intervento. Può trovare impiego presso industrie, università, ospedali e centri di ricerca.
  • Addetto alla gestione e alla manutenzione di dispositivi biomedicali
: specializzato in Ingegneria clinica, l’ingegnere biomedico che ricopre questa mansione ha il compito di installare, manutenere, riparare e gestire dispositivi, macchinari o strumenti biomedicali presso ospedali o aziende sanitarie. Spetta a lui inoltre formare adeguatamente il personale medico che deve fare uso quotidianamente delle apparecchiature.
  • It Consultant specializzato in Informatica biomedica: quando abbiamo accostato l’Informatica all’Ingegneria biomedica ci riferivamo proprio a questo tipo di mansione: il consulente IT specializzato in ambito biomedico infatti si occupa di offrire supporto a ospedali, aziende e professionisti nella scelta dei software di informativa biomedica, dei database di tipo sanitario e della strumentazione informatica utile allo svolgimento esami diagnostici di vario tipo.
  • Consulente in campo biomedico: un Ingegnere biomedico attivo nell’ambito della consulenza ricopre il ruolo di collaboratore tecnico e coadiuva ingegneri, tecnici e specialisti presso industrie biomedicali, ospedali e aziende farmaceutiche.
  • Progettista di dispositivi e sistemi medicali: un ingegnere biomedico può decidere di dedicarsi al settore delle tecnologie sanitarie, occupandosi della progettazione e dello sviluppo di strumentazione medica, attrezzature biomedicali, protesi, dispositivi chirurgici e molto altro ancora. È bene ricordare che al professionista spetta il delicato compito di “seguire” il prodotto da lui progettato in ogni fase, dalla creazione del prototipo ai test di sicurezza ed efficacia, fino al controllo qualità.
  • Tecnico-commerciale: le mansioni di questa figura vanno a coniugare le conoscenze scientifiche di un ingegnere biomedico e le strategie di vendita tipiche di un commerciale. Più in particolare un tecnico-commerciale di prodotti e apparecchiature biomediche si occupa di vendere dispositivi medici, fornire assistenza agli acquirenti e formarli affinché utilizzino e manutengano le apparecchiature correttamente.

Studiare Ingegneria Biomedica in un’Università Telematica

Se vorrai intraprendere questa strada, inutile negarlo, dovrai cimentarti nello studio di molte materie di una certa complessità - tra cui citiamo, ad esempio, chimica, anatomia, ingegneria tessutale, modellazione biomeccanica e biologia - ma non devi lasciarti spaventare dagli ostacoli che potrai incontrare lungo il percorso: la “meta” senza dubbio ti ripagherà di tutti sacrifici e delle ore spese sui libri.

Proprio come per le altre lauree in Ingegneria, inoltre, anche il percorso di studi in Ingegneria biomedica prevederà il superamento di un Esame di Stato per l’abilitazione e l’iscrizione al relativo Ordine Professionale.

Il primo vero, possibile ostacolo al coronamento di questo sogno, potrebbe essere il test d’ingresso selettivo per l’iscrizione ad Ingegneria biomedica, obbligatorio in tutti gli atenei di stampo tradizionale. Tuttavia una soluzione per dimezzare i tempi e lanciarti subito nel mondo dell’Università c’è, ed è l’iscrizione presso un’Università Telematica.

Scegliendo il corso di laurea in Ingegneria Biomedica di Unicusano dovrai affrontare solamente una verifica delle conoscenze utili all’iscrizione, ma in caso di mancato superamento della prova avrai comunque la possibilità di procedere con l’immatricolazione per poi colmare eventuali debiti formativi seguendo alcuni corsi di potenziamento dedicati.

I vantaggi di scegliere una laurea in Ingegneria biomedica online non finiscono qui! Innanzitutto il titolo rilasciato è legalmente riconosciuto e il piano di studi del corso comprende le stesse materie dei corsi frontali. Con la loro metodologia didattica basata sull’e-learning e sull’adozione di elaborate tecnologie digitali, le Università Telematiche garantiscono ai propri corsisti un nuovo approccio allo studio fatto di autonomia, flessibilità e innovativi strumenti d’apprendimento. Gli studenti infatti potranno visionare le videolezioni accedendo - in qualsiasi momento da qualsiasi tipo di dispositivo digitale- ad apposite piattaforme virtuali, dove troveranno anche utile materiale didattico, documenti in formato digitale, esercizi interattivi, forum d’approfondimento, slide e potranno tenersi in contatto con colleghi e tutor.

DOMANDE FREQUENTI

CONTATTACI PER UNA CONSULENZA GRATUITA

Se stai decidendo a quale Università Online in Ingegneria iscriverti oppure quale corso di Laurea Online in Ingegneria o Master Online in Ingegneria scegliere, non esitare a contattarci attraverso il modulo contatti, ti forniremo una consulenza gratuita per supportarti nella scelta del tuo percorso formativo in maniera consapevole e mirata.

    Autorizzo al trattamento dei dati personali, come esplicitato Informativa sulla Privacy.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *