Laurea Ingegneria gestionale numero aperto o chiuso?
Pensi di voler diventare un ingegnere ma non sai quale ateneo scegliere e soprattutto come affrontare i test d’ingresso? Non hai nulla da temere: sappi infatti che studiare Ingegneria gestionale a numero aperto è possibile presso alcuni atenei di stampo classico oppure optando per le Università Telematiche.
Argomenti del Post
- Facoltà di Ingegneria a numero aperto e chiuso: i pro e i contro
- Ingegneria a numero aperto: quale indirizzo scegliere?
- Ingegneria gestionale a numero aperto: un focus sulla figura dell’ingegnere gestionale
- Studiare ingegneria a numero aperto è possibile?
Ingegneria gestionale è a numero aperto? In cosa consistono i test per frequentare Ingegneria? Quanti e quali sono i rami dell’Ingegneria nei quali uno studente può decidere di specializzarsi? Queste sono solo alcune delle domande che balenano nella mente di moltissimi neodiplomati e corsisti, piuttosto confusi circa il proprio futuro in ambito universitario.
Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza vedendo insieme innanzitutto quali sono le varie tipologie di Ingegneria tra le quali potrai scegliere, in secondo luogo capendo come frequentare Ingegneria gestionale a numero aperto e infine analizzando i punti di forza delle Università Telematiche, atenei all’avanguardia che ogni anno accolgono moltissimi studenti desiderosi di avviare la propria carriera universitaria senza doversi imbattere nelle prove d’ingresso.
Facoltà di Ingegneria a numero aperto e chiuso: i pro e i contro
È accesissimo proprio in questi giorni il dibattito sui tanto temuti test di Medicina e sulla riforma che consentirà già da questo mese a tantissimi studenti di iscriversi al cosiddetto “semestre filtro”per poi entrare in graduatoria dopo il superamento degli esami previsti dal nuovo regolamento.
Che si tratti di Medicina, Architettura, Psicologia o Ingegneria a numero chiuso, è certo che i test d’ingresso siano tema di confronti (per non dire contestazioni!) in Italia. Se da una parte infatti le prove d’ingresso consentono alle università di gestire al meglio la qualità della didattica mantenendo un congruo rapporto docenti-studenti, dall’altra parte rischiano di limitare il diritto allo studio di moltissimi aspiranti corsisti, magari talentuosi e volenterosi, ma non particolarmente brillanti nello svolgimento dei test.
È bene ricordare inoltre che i test consentono agli atenei di istituire corsi con meno affluenza garantendo di conseguenza un accesso migliore alle risorse (quali ad esempio aule, materiale didattico, tirocini e laboratori) e migliori possibilità occupazionali (un numero contingentato di laureati in un determinato settore corrisponde a una minor saturazione del mercato del lavoro).
D’altro canto, limitare l’accesso ai percorsi universitari suscita in moltissimi studenti ansia, pressione psicologica e sconforto, costringendoli a dover pensare uno o più piani B per il proprio futuro, ripiegare su altri corsi, scegliere università estere o addirittura rallentare il proprio ingresso nella vita universitaria.
Ma di cosa parliamo quando parliamo di test d’ingresso? Esistono ben tre tipologie di accesso al mondo universitario: i test di ammissione a corsi a numero chiuso nazionale, i test di ammissione a corsi a numero chiuso locale e i test di valutazione delle conoscenze.
I test di ammissione a corsi di laurea a numero chiuso nazionale vengono gestiti ogni anno dal Ministero dell’Istruzione che decide quanti alunni ammettere in base alle condizioni del mercato del lavoro e all’offerta di ogni ateneo, i contenuti, le modalità delle prove e la graduatoria.
Nei test di ammissione a corsi di laurea a numero chiuso locale, invece, resta l’accesso programmato mediante prova di ammissione ma il numero di posti disponibili non è stabilito dal MIUR bensì dai singoli ateni in base a strutture e possibilità. Di questi corsi fa parte, ad esempio, la facoltà di Ingegneria, di cui parleremo tra poco.
I test di valutazione delle conoscenze, infine, non prevedono un numero limitato di posti e tutti coloro che desiderano immatricolarsi possono procedere dopo aver svolto una prova pensata per stabilire il livello delle competenze e, solo ove necessario, predisporre degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (anche noti come OFA) che andranno recuperati dagli studenti per integrare le conoscenze mancanti e portare a termine con successo l’iter universirtario.
Ingegneria a numero aperto: quale indirizzo scegliere?
Come abbiamo già visto, non in tutti gli atenei Ingegneria è a numero chiuso, ma ciò di cui dovrai preoccuparti ben prima di pensare ai test d’ingresso è la scelta dell’indirizzo di studi. Le università del nostro Paese, infatti, erogano decine e decine di corsi di Ingegneria, suddivisi in base alle tematiche trattate.
Corsi di laurea triennale in Ingegneria
- L-7 Ingegneria civile e ambientale
- L-8 Ingegneria dell’informazione
- L-9 Ingegneria industriale
Corsi di laurea magistrale in Ingegneria
- LM-20 Ingegneria aerospaziale
- LM-21 Ingegneria biomedica
- LM-22 Ingegneria chimica
- LM-23 Ingegneria civile
- LM-24 Ingegneria dei sistemi edilizi
- LM-25 Ingegneria dell’automazione
- LM-26 Ingegneria della sicurezza
- LM-27 Ingegneria delle telecomunicazioni
- LM-28 Ingegneria elettrica
- LM-29 Ingegneria elettronica
- LM-30 Ingegneria energetica e nucleare
- LM-31 Ingegneria gestionale
- LM-32 Ingegneria informatica
- LM-33 Ingegneria meccanica
- LM-34 Ingegneria navale
- LM-35 Ingegneria per l’ambiente e il territorio
- LM-53 Scienza e ingegneria dei materiali
Sappiamo a cosa stai pensando e quanti dubbi possono affollare la tua mente in questo momento: Ingegneria meccanica è a numero aperto? Dove posso studiare Ingegneria edile a numero aperto? Trovare una facoltà di Ingegneria informatica a numero aperto è possibile o pura utopia?
Come accennato nel paragrafo precedente, la scelta di imporre test ostativi d’ingresso o semplici prove di valutazione delle conoscenze spetta ai singoli atenei: quel che ti consigliamo, quindi, è di leggere con cura la guida al corso di laurea di tuo interesse sul sito dell’ateneo che hai scelto per valutare le modalità di accesso (a numero chiuso o programmato), la tipologia di test che dovrai sostenere (TOLC-I o test autonomo) e soprattutto capire come prepararti adeguatamente alle prove d’ingresso.
Ingegneria gestionale a numero aperto: un focus sulla figura dell’ingegnere gestionale
Quindi, Ingegneria è a numero chiuso? Come abbiamo già detto, la scelta di imporre alle proprie matricole test e prove d’accesso spetta ai singoli atenei, ma in linea generale per accedere alla facoltà di Ingegneria e di Ingegneria gestionale è necessario svolgere un Test TOLC-I, organizzato dal CISIA presso sedi specifiche e in date differenti a seconda dell'ateneo oppure un quiz organizzato in autonomia dalle varie università.
Spostiamo quindi la nostra attenzione su uno degli indirizzi più scelti tra quelli in Ingegneria: Ingegneria gestionale! A numero aperto o programmato, questo iter formativo prevede in tutti gli atenei lo svolgimento del Test TOLC-I, composto solitamente da 50 quesiti (20 di matematica, 10 di logica, 10 di scienze e 10 di comprensione verbale), e l’obbligo di sostenere una verifica della conoscenza della lingua inglese.
Quella dell’ingegnere gestionale è una figura ricercatissima sul mercato del lavoro, capace di mettere in campo le proprie competenze in ambito economico, metodologico, tecnologico e organizzativo per studiare, progettare e gestire i processi complessi e le possibilità di business di imprese e aziende di varia natura e grandezza.
Un ingegnere gestionale quindi è colui che si occupa di studiare i rapporti tra le varie risorse aziendali, tutelare l’organizzazione aziendale e gestire - insieme alle Human Resources, i lavoratori, valutandone le performance, distribuendo i carichi di lavoro e assegnando task e mansioni.
Tra i compiti del laureato in Ingegneria gestionale troviamo poi l’analisi di costi e benefici, le attività di budgeting, l’attuazione dei processi di trasformazione digitale e l’ottimizzazione dei processi decisionali legati agli obiettivi dell’azienda.
Sempre all’ingegnere gestionale spetta occuparsi della comunicazione interna e delle necessarie attività di monitoraggio, reporting e valutazione delle performance.
Studiare Ingegneria a numero aperto è possibile?
Studiare Ingegneria a numero aperto in Italia è possibile! Qualsiasi ramo dell’Ingegneria tu voglia approfondire, potrai tranquillamente saltare lo step dei test d’ingresso immatricolandoti presso un ateneo telematico. Presso queste università infatti potrai iscriverti in qualsiasi momento dell’anno senza svolgere alcuna prova o quiz e soprattutto facendo il tuo ingresso nel mondo dell’università nel momento in cui ti senti più pronto.
Le Università Telematiche che erogano corsi magistrali in Ingegneria gestionale a numero aperto sono quattro, UniMarconi, UniMercatorum, UniCusano e UniNettuno, ma ti consigliamo di dare un’occhiata all’offerta formativa di tutte le Università Telematiche per poterti fare un’idea su corsi, possibilità e vantaggi.
Questi atenei, differentemente dalle università di stampo classico, non prevedono obbligo di frequenza ma consentono allo studente di gestire in totale autonomia lo studio in base ai propri impegni e alle proprie priorità (proprio per questo queste università vengono spesso scelte dagli studenti lavoratori!).
Avvalendosi di un approccio didattico super-tecnologico e innovativo, gli atenei online ti consentono di seguire le lezioni da casa, semplicemente connettendoti alle apposite piattaforme d’apprendimento, scaricare il materiale didattico e recarti in sede solo per sostenere gli esami.
E-learning è quindi sinonimo di flessibilità, libertà e tecnologia ma anche di… messa in pratica di nozioni e conoscenze! Potrai infatti frequentare stage e tirocini proprio come in qualsiasi università con approccio tradizionale e avrai moltissime occasioni di entrare in contatto - seppur in modo virtuale - con colleghi, tutor e docenti, sempre a tua disposizione per chiarire dubbi e approfondire concetti.
DOMANDE FREQUENTI
Assolutamente sì! Studiare Ingegneria a numero aperto in Italia è possibile immatricolandosi presso le Università Telematiche. Potrai tranquillamente evitare i test d’ingresso e iscriverti in qualsiasi momento dell’anno facendo il tuo ingresso nel mondo dell’università nel momento in cui ti senti più pronto.
Le Università Telematiche che erogano corsi magistrali in Ingegneria gestionale a numero aperto sono quattro, UniMarconi, UniMercatorum, UniCusano e UniNettuno, ma ti consigliamo di dare un’occhiata all’offerta formativa di tutte le Università Telematiche.
L'ingegnere gestionale è figura molto ricercata nel mondo del lavoro e ha il compito di sfruttare le proprie competenze in ambito economico, metodologico, tecnologico e organizzativo per studiare, progettare e gestire i processi complessi e le possibilità di business di imprese e aziende di varia natura e grandezza.
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